Nelle trasformazioni dei cambiamenti climatici in atto, quello della generazione di energia elettrica con l’aumento delle fonti rinnovabili è uno dei comparti
più coinvolti.
Basta pensare al boom solare ed eolico in Cina, alla nuova amministrazione Usa che vuole puntare totalmente ad energia a zero emissioni
di carbonio nel 2035.
Anche l’Europa, vorrebbe che già nel 2030, oltre due terzi dell’energia consumata sia rinnovabile. E l’Africa?
Secondo i dati ufficiale dei Governi dei paesi dell’Est e del Sud del Continente si dovrebbero costruire 100 GW entro il 2040, triplicando le emissione di
di anidride carbonica.
Ma tutto questo, forse, non si può mettere in atto per due motivi.
Il primo motivo è che si registrano opposizioni alla realizzazione di queste centrali, proprio come è successo in Kenya dove l’impianto da 1.050 MW a carbone
è stato bloccato da proteste locali; il secondo è la riduzione dei costi del solare e dell’eolico a rendere più importante queste tecnologie.
Oltre il 60% della domanda elettrica in Africa meridionale e orientale nel 2040 potrebbe essere generata da fonte rinnovabili con 230 GW
solare ed eolico.
In questo scenario, l’attuale potenza delle centrali a carbone pari a 50 GW e si potrebbero ridursi a 35GW nel 2040.
Al momento solo una piccola parte, meno dell’1 %, del potenziale solare viene sfruttato, ma nei prossimi vent’anni potranno essere installati 98GW
di eolico e 134 di solare.
C’è molto da fare per attuare tutto ciò, ma è un percorso necessario per garantire energia pulita, basso costo ai paesi africani.